Papa Pio XII, accusato da molti storici di aver favorito con silenzi e omissioni il nazismo e di non aver fatto nulla per fermare le deportazioni degli ebrei, fu in verità promotore di un vasto complotto contro Hitler: questo è ciò che emerge oggi dall’archivio segreto del Vaticano, che sconfessa clamorosamente la tesi del “silenzio colpevole” del pontefice imponendo una revisione del giudizio sulla sua figura storica. Barbara Frale rivela infatti che durante la Seconda guerra mondiale, Pio XII commissionò una serie di scavi sotto la basilica del Vaticano con l’obiettivo di individuare la tomba di san Pietro, iniziativa che, secondo i documenti, sarebbe stata usata come copertura per organizzare incontri e riunioni segrete con religiosi tedeschi in un’operazione di spionaggio contro i vertici nazisti. Una vicenda appassionante, alla ricerca della tomba di Pietro, ambientata nei sotterranei del Vaticano, ma anche un tassello fondamentale per ristabilire la verità su un papa controverso e sul suo discusso rapporto con il nazismo.