Nell’autunno del 1990, Salvo Montalbano è un giovane vicecommissario in servizio a Mascalippa, uno sperduto paese di montagna della Sicilia più segreta. Il suo superiore è Libero Sanfilippo, un commissario saggio ed esperto, che gli insegna come muoversi nelle indagini più intricate. Ma il carattere di Montalbano, insofferente alle regole e attento più all'umanità delle persone che alle apparenze, si manifesta già in questo suo periodo di apprendistato, come nell’indagine sull’omicidio di Casio Alletto, un mezzo delinquente con precedenti per furto di bestiame. Il giovane vicecommissario è fidanzato con Mery, un'insegnante che lavora a Catania e che lo raggiunge per il fine settimana. Salvo le vuole molto bene, ma è a disagio quando la ragazza vorrebbe dare alla loro relazione l'aspetto di un matrimonio, o perlomeno di una convivenza. Ed è proprio Mery che, grazie a uno zio che lavora al ministero, rivela a Salvo la sua prossima destinazione: commissario capo a Vigata. Per Montalbano si tratta di un ritorno, dal momento che proprio a Vigata, città di mare in provincia di Montelusa, il giovane commissario ha passato l'infanzia dopo la morte della madre. E a Vigata vive ancora il padre di Montalbano, con cui Salvo non sembra avere un buon rapporto. Però Vigata è sul mare, e questo è sufficiente per riempire di gioia l'animo del commissario.