“Nostalgina” è l’album di debutto di Alberto Bianco, in arte semplicemente Bianco, ventisettenne torinese, prodotto e registrato da Anti Anti (Davide Pavanello dei Linea 77). “Nostalgina” è un disco fatto a mano, orgogliosamente umile. Prima nella cantina di Bianco, poi nella camera di AntiAnti, in poco più di quattro mesi. Scritto e registrato con urgenza creativa, di quelle che ti fanno tremare le mani e lo stomaco. Con pochi mezzi, raccattati qua e là tra parenti e amici. Così pochi mezzi che si possono contare sulle dita di una mano. Ed è questa la ragione per cui questo disco suona semplice, ma allo stesso tempo ricco. Ci entri dentro e ti lasci andare giù, in una discesa piena di gobbe insidiose, ma davvero divertenti. Saltano fuori cose nuove ad ogni ascolto. Persino cose che per natura non andrebbero suonate. La confezione di Pan di stelle scaduti, ad esempio, o le lattine vuote di Bavaria, o il bottiglione di Cola da due litri, usati al posto di rullante, cassa e piatti per la batteria di “Boom discografico”. Canzoni oneste, che parlano di agosto in inverno, di ore passate ad ascoltare punk-rock alle fermate degli autobus, di partite iva che non si devono aprire, del sogno di vedere Marco Carta benzinaio e in classifica Josh Homme e di “Lei”, che a casa non c’è mai.