Fu il lavoro di due studiosi toscani a permettere lo sviluppo del radar, che all'epoca, negli anni '30, veniva chiamato "radiolocalizzatore". I loro studi però non ricevettero adeguati finanzamenti e altre Nazioni svilupparono questo strumento prima dell'Italia. Una vicenda narrata anche da alcuni manoscritti ritrovati. Servizio di Gianluca Vatti per il Settimanale Tgr Toscana. Montaggio: Matteo Cotugno. Riprese: Claudio Francini