A Sostiene Bollani TeoTronico, che dopo aver suonato con i Berliner Philharmoniker, ha scelto il nostro programma per debuttare alla RAI. Teo (per gli amici) è nato dalla passione per la musica e per i robot del suo giovane creatore Matteo Suzzi e ha perfezionato la sua tecnica pianistica grazie ai preziosi insegnamenti del Maestro Roberto Prosseda. Durante le prove Matteo Suzzi ci ha raccontato la storia di Teo. Ho la passione dei robot da quando sono piccolo, costruivo di tutto usando scatole e barattoli. Poi ho cominciato a smontare tutto quel che mi capitava: sveglie, asciugacapelli. E così mi sono affacciato al mondo dell'elettronica, facendo esperimenti nella mia soffitta. TeoTronico nasce dalle mie due grandi passioni, la musica e i robot, ma non è la sfida tra lâuomo e macchina che mâinteressa, penso siano due mondi assolutamente separati. Nel 2011 ho incontrato casualmente Roberto Prosseda, io mi occupavo anche di ologrammi e lui cercava un'immagine da usare per una delle sue sperimentazioni con il piano pedalier, ma quando ha visto il robot ha deciso di utilizzarlo per dimostrare la differenza tra interpretazione umana e esecuzione meccanica. All'inizio TeoTronico aveva 29 tasti; a Roberto Prosseda è venuto in mente di creare un prototipo che ricordasse gli antichi automi musicali, i pianoforti a rullo, e allora ho portato le dita a 53 e ora Teo copre buona parte della tastiera e ha un repertorio piuttosto ampio. TeoTronico lavora spesso come intrattenitore nelle fiere e negli eventi legati al mondo dellâautomazione, e in ambito classico, oltre al lavoro ormai continuativo con Prosseda, tiene concerti per famiglie e lezioni concerto per i bambini delle scuole, con lâintento di avvicinarli alla musica classica, un genere ancora quasi a esclusivo appannaggio degli adulti. L'anno scorso Teo ha suonato con i Berliner, è stata una esperienza meravigliosa ma piuttosto complicata. Unâorchestra deve suonare tutta insieme, robot compreso! Alla fine del concerto molti bambini sono saliti sul palco, una cosa bellissima e impensabile in un tempio della musica come quello.