I delitti e le sevizie su bambine compiuti dal cosiddetto Mostro di Roma, tra il 1924 e il 1927, scossero l’opinione pubblica nazionale. Erano gli anni in cui il regime mussoliniano compiva la sua trasformazione verso una forma autoritaria e totalitaria e il Duce voleva accreditarsi come l’uomo in grado di assicurare al popolo stabilità e sicurezza. Per questo, dopo accertamenti superficiali, con l’arresto di Gino Girolimoni, che nulla aveva a che fare con i fatti, venne fabbriato un mostro da 'sbattere' in prima pagina.