Homo sapiens: un’unica specie, nessuna razza. Almeno questo è quello che la scienze ci dice oggi e che la storia ci ha insegnato definitivamente a capire. Ma quali sono i meccanismi mentali che producono il razzismo? E se la scienza dice che siamo tutti uguali allora cosa determina le differenze tra i popoli? E quali sono i pericoli della manipolazione genetica? Del razzismo e della paura del diverso, tra scienza e storia, si parla in questa puntata di “Cosmo”. Dalle storie degli immigrati italiani che meno di un secolo fa passarono da Ellis Island, a New York, e che sperimentarono sulla loro pelle i pregiudizi e le paure verso gli stranieri, alla Svezia dove un’intervista shock ci racconta la politica di controllo sociale di uno dei più evoluti paesi europei, attuata prima dai nazisti e poi dai governi democratici, tra gli anni Trenta e i Settanta, attraverso l’eugenetica. Dalle teorie di Darwin alla storia del campione afroamericano Jesse Owens, dalla Risiera di San Sabba a Trieste, unico lager nazista in territorio italiano, dove la follia nazista attuava i suoi piani per sterminare un intero popolo alle origini storiche dell’antisemitismo, una lezione su come il razzismo non può che condurre alla tragedia. Dove finisce il razzismo istintivo, basato sulla paura del diverso presente in ogni essere umano, e dove inizia il razzismo consapevole, dove la rabbia sociale viene dirottata su un falso obiettivo? In studio con la giornalista Barbara Serra ne parlano l’antropologo Marco Aime, il genetista Guido Barbujani, la docente di Lingue e letterature americane dell’università di Roma Tre Sara Antonelli, il presidente dell’associazione di cultura ebraica “Hans Jonas” ed ex coordinatore del consiglio della comunità ebraica di Roma Tobia Zevi.