Un’estate da dimenticare quella appena trascorsa per il nostro patrimonio boschivo. 134mila ettari sono andati in fumo tra luglio e fine agosto. Temperature elevate e siccità non sono state le uniche cause del disastro. Regioni, comuni, responsabili dei parchi naturali, insieme, non sono stati capaci in alcuni casi di far fronte all’emergenza. Tutto quello che dovrà essere cambiato e riorganizzato sulla base della trascorsa stagione, lo spiegano i protagonisti dei soccorsi e quanti hanno subito le conseguenze del fuoco. Abruzzo, Lazio, Campania dove un terzo del parco del Vesuvio è rimasto distrutto dalle fiamme parlano ai microfoni del Tg2 e raccontano le loro storie.