Lo storico delle religioni dell'Asia orientale, Massimo Raveri, in questa terza puntata della serie dedicata alla spiritualità giapponese, si sofferma sul mito della morte e dell'aldilà, sul culto degli antenati, sulla tradizione delle esperienze estatiche nella religiosità shintoista. Libri: Massimo Raveri, Itinerari nel sacro. L'esperienza religiosa giapponese, Editrice Cafoscarina Massimo Raveri, Il corpo e il paradiso. Esperienze ascetiche in Asia Orientale, Marsilio, Venezia 1992, seconda edizione 1998. Massimo Raveri (a cura di), Del bene e del male. Tradizioni religiose a confronto, Marsilio, 1997 Hori Ichiro, Wagakuni minkanshinkoshi no kenkyË, Tokyo, Sogensha, vol. II, 1965. La traduzione di Massimo Raveri. Kawabata Yasunari, Racconti in un palmo di mano, a cura di Ornella Civardi, Marsilio 2002 Mi hai chiamato per nome, e sono arrivato. Ora ascoltami, ascoltami. Venendo dalle spiagge del paradiso, Si sentono i pivieri cantare. I pivieri sono orgogliosi della loro voce, E cantano, cantano. Perché mi hai fatto ritornare in questo mondo? Lo chiamo per nome e lo spirito del morto viene. Lo spirito viene con le maniche bagnate di lacrime. Lo spirito viene col mantello coperto di gocce di rugiada. Possiamo solo sentire la sua voce, non vediamo il suo volto. Possiamo sentire il suono e non vediamo la forma. Mi hai chiamato per nome, e sono arrivato. Ora ascoltami, ascoltami. Dammi dell'acqua da bere. Ti chiedo l'acqua fredda di una sorgente o le gocce della pioggia sulle giovani foglie. Lo chiamo per nome e lo spirito del morto viene. Dalla profondità della notte lo si sente arrivare, Portato dalle infinite rapide correnti. Lo spirito torna per danzare. Lo spirito torna per raccontare. Inno delle itako, le sciamane cieche del nord del Giappone. (tratto da Hori Ichiro, Wagakuni minkanshinkoshi no kenkyË, Tokyo, Sogensha, traduzione di Massimo Raveri)