Dopo la tragedia del Giappone e a due anni dal sisma dell’Aquila gli interrogativi sull’Italia. Perché anche l’Italia è un paese di terremoti. Se anche gli americani ammettono di essere in ritardo e i giapponesi nonostante la loro preparazione sono stati feriti a morte, cosa facciamo noi italiani per salvarci dai terremoti? Barbara Serra e un team di giornaliste scientifiche inviate in ogni parte del mondo affrontano i temi del nostro futuro che sono legati alle scelte, alle scoperte e agli errori del passato. Nella prima puntata la questione terremoti. La troupe di Cosmo era in Giappone a filmare un documentario con gli scienziati che si occupano di terremoti fino a pochi giorni prima del sisma e dello tsunami. Una testimonianza straordinaria delle previsioni che i tecnici nipponici facevano, individuando la regione (“la prefettura di Miyagi”) e l’estrema intensità del terremoto che già paventavano. Ma Cosmo è tornato anche all’Aquila: l’inviata Silvia Bencivelli ha visitato la zona rossa, è scesa nelle grotte a vedere la faglia che scorre sotto l’Aquila, ha chiesto agli esperti dell’INGV perché il terremoto non sia stato previsto. Anche le teorie, molto contestate dalla comunità scientifica, sostenute da Giuliani sono state discusse con esperti e geologi. Elisabetta Curzel è andata in California, l’altra zona del mondo che trema aspettando il “big one”, ed ha raccolto i timori dei sismologi e degli esperti: “non siamo abbastanza preparati”. Ma anche, in una battuta di un geologo dell’USGS, l’agenzia americana che si occupa della geologia: “il terremoto dell’Aquila ve lo dovevate aspettare”. E allora, noi italiani, che cosa dobbiamo fare? In studio con Barbara Serra rispondono Antonio Piersanti, direttore della sezione di Sismologia dell’Istituto nazionale di geologia e Vulcanologia; Marco Cattaneo, direttore de “Le Scienze”, Titti Postiglione, Responsabile della Sala operativa della Protezione civile, Alessandra Maramai, esperta di tsunami per l’INGV e Luca De Biase, direttore di Nova/Il sole 24 ore