Il termovalorizzatore di Torino è autorizzato a bruciare ogni anno 421mila tonnellate di rifiuti provenienti dal capoluogo e da tutta la provincia. Potrebbe arrivare a 520mila, secondo le direttive del decreto “sblocca Italia”, se dovesse accogliere materiale anche da altre regioni, come la Liguria. Ma in questo periodo di transizione è difficile persino soddisfare completamente le esigenze locali. Sotto esame è l’intero ciclo della raccolta differenziata piemontese, con punte di eccellenza e insufficienze da colmare