Molti sono, nei racconti del Nuovo Testamento, gli incontri di Gesù dopo la Resurrezione. Dalle pie donne che vanno a diffondere l'annuncio, ai discepoli che si prostrano, e a quelli che dubitano, nei vangeli di Matteo e di Marco; dai discepoli di Emmaus, che non lo riconoscono subito dalle parole, ma dal gesto di spezzare il pane, nel vangelo di Luca; e a Maria di Magdala, che lo riconosce dal modo in cui si sente chiamata, a Tommaso che crede solo se vede, nel vangelo di Giovanni; agli apostoli che lo vedono levarsi in cielo negli Atti; a Paolo, che fonda il suo apostolato sull'incontro con il Signore. Sono tante le figure che rappresentano il modo il cui annuncio della risurrezione è stato accolto. Si tratterebbe, allora, di incontrarle a nostra volta, e di comprendere come esse possano rappresentare, anche oggi, le modalità di risposta degli esseri umani alla "notizia" buona sì, ma inaudita fino ad allora, e tanto più paradossale per noi oggi, che la morte è stata vinta, e che non è l'ultima parola nella storia di ciascuno e dell'umanità. Rifletteremo su questi percorsi con Giuseppe Barbaglio, Salvatore Natoli, Paolo Ricca e Benedetto Carucci Viterbi