Il giorno dopo i risultati delle elezioni, nella city finanziaria milanese l'aria si taglia col coltello. Siamo andati ad intercettare gli umori di broker e operatori finanziari e ciò che ne viene fuori è una sensazione di allarme generale per l'economia. Se poi un dirigente di una grande banca d'affari è costretto ad andare a Londra a relazionare i suoi superiori sulla situazione politica nel nostro paese, il quadro diventa addirittura tragicomico