Simulavano incidenti stradali per truffare le assicurazioni. Stavolta, però, il classico raggiro compiuto con la complicità di medici e avvocati è sfociato nell’orrore. Agli indagati, infatti, viene anche contestato l’assassinio di un neonato: i criminali avrebbero lasciato morire prematuramente il piccolo per ricevere un indennizzo più alto in seguito a un falso incidente. Dalla sede regionale della Calabria