"Quando mi hanno diagnosticato il cancro all'inizio non ho accettato l'idea di essere malata. Il privato non è pubblico, quindi mi è costato dire di essere malata". Poi cita Luca Coscioni: "Dal corpo dei malati al cuore della politica" "Io al Quirinale? Era possibile come sorpresa quando mi sono candidata pubblicamente nel 1999. Il mio è un nome che viene sempre tirato in ballo così, per darsi un tono, però non penso che sia mai stato preso in considerazione seriamente da nessuno dei 1000 grandi elettori" "I jiadhisti in Italia? Sta diventando una psicosi di paura dilagante, ma bisogna pure capire chi è in guerra contro chi" "L'Italia considera la politica estera come una specie di perditempo per diplomativi o politici. E' meglio che ci si renda conto che quando si parla di politica estera si parla della vita di ogni giorno di tutti noi. Io sono un europeista convinta ma non possiamo sempre aspettare tutto dall'Europa in questo piagnisteo senza fine" "Il futuro dei nostri figli si giocherà nel rapporto con gli altri, non è chiudendo le frontiere che ci sarà futuro per le nuove generazioni" "Il Governo Renzi? Non amo dare pagelle ai politici perché non amo riceverle. Dico solo che l'esperienza non è un demerito. D'accordo sul rinnovamento generazionale, ma essere giovani non è un gran merito, succede, però vorrei segnalare che dura pochissimo" "L'8 marzo sarò a Tunisi contro la violenza domestica"