Le onde elettromagnetiche prodotte dalle antenne di Radio Vaticana interferiscono con oggetti di uso comune e sono viste come un pericolo dalla popolazione che abita vicino all’impianto. L’anno scorso, si è chiuso il primo procedimento penale a carico di alcuni dirigenti dell'emittente. La Cassazione ha riconosciuto che i disturbi e le molestie sono stati perpetrati fino al 2000. Il reato però è prescritto. Nel 2003 si apre poi un nuovo procedimento penale, ancora in fase di indagine. Questa volta l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Una perizia richiesta dal Tribunale di Roma suggerisce una “associazione importante e significativa” tra l’esposizione residenziale alle onde radio e i casi di decessi e malati. Ancora oggi i cittadini del XX Municipio continuano a portare in Procura cartelle cliniche di persone che si ammalano a ridosso dell’impianto. E lo Stato Italiano?