LA BELLEZZA FRAGILE
Terremoti, alluvioni, frane, nubifragi… e poi incuria, abbandono, scarsa tutela del territorio e delle sue ricchezze.
Sono questi i fattori che nel corso dei secoli sono riusciti a distruggere edifici, strade, capannoni, casali. Ma anche monumenti, siti archeologici, opere d’arte. E con loro progetti, speranze, memorie.
Non possiamo non ricordare, gli ultimi “monumenti feriti” dal devastante terremoto in Emilia:
la Rocca di San Felice sul Panaro;
il Duomo, il Municipio, il Palazzo Grillenzoni, la Torre dell’Orologio e il Castello delle Rocche a Finale Emilia;
il Castello Lambertini a Poggio Renatico;
la Chiesa di Buonacompra a Cento;
il Castello Estense di Ferrara…
Così l’Italia – impero della bellezza, grande museo all’aperto – è riuscita a perdere ingenti porzioni di quel patrimonio di cultura da sempre caratteristica del suo paesaggio e della sua stessa identità.
Quanti delle grandi testimonianze del passato abbiamo perso, per calamità naturali o per nostra colpa? Quante di queste opere avremmo potuto oggi ammirare e non possiamo più farlo? E quante invece sono ancora nascoste, in attesa di essere “riscoperte”?
Quanti reperti giacciono nei sotterranei dei nostri musei e non hanno la possibilità di rendersi visibili? In che modo è possibile tutelare e valorizzare questa “miniera d’oro”, che potrebbe assicurarci benessere materiale e immateriale?
Ospiti:MASSIMO STUCCHI, direttore della sezione di Milano dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia);
MARCO MAGNIFICO , vicepresidente FAI