Durante un colloquio, con la madre della giornalista del Tg3 assassinata in Somalia, il pentito Francesco Fonti ha raccontato di aver organizzato il viaggio verso il paese africano di una nave carica di scorie, rifiuti tossici e armi. Ad attenderlo al porto, ha detto Fonti a Luciana Alpi, c'era un imprenditore italiano che lo ha aiutato a fare scaricare le scorie nel paese africano, dando in cambio casse piene di armi.