Una rivisitazione del Libro dell'Apocalisse: non in chiave esegetica, questa volta, ma in chiave musicale. Ad un ascolto attento - quello del musicologo Gianni Garrera - il libro dell'Apocalisse si rivela non solo come un libro di visioni, ma come una vera miniera di suoni stridenti, cacofonici, chiassosi, prodotti da angeli, bestie, corpi umani e elementi della natura, che accompagneranno il disvelamento della vera Parola di Dio: il silenzio. Tutto questo Garrera lo ha scritto in un libro uscito dall'editore Diabasis, presso il quale esce anche una rivista Davar, che riunisce insieme testi inediti di gradi classici del Novecento e saggi di giovani autori. Ne parliamo con la curatrice, Anna Giannatiempo Quinzio. In chiusura, frammenti da un saggio di Paul Tillich su Isaia 43,19, tratto da Si scuotono le fondamenta, Ubaldini.