Nino – ormai tutti lo chiamano così – proviene dall’Algeria e abita a Bologna da quarant’anni. Da dieci è impegnato nella raccolta fondi per i bambini ciechi o ipovedenti delle scuole del suo paese di origine. Poi, in genere all’inizio di ogni anno, se ne va in Algeria e porta a questi ragazzini decine e decine di tavolette braille. La missione che si è data è alleviare la sofferenza e il disagio che derivano da una condizione di handicap tra le più pesanti e dolorose. Dalla sede regionale dell’Emilia-Romagna