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Lapilli alle pendici dell'Etna

  • Andato in onda:18-03-2013
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CATANIA -Dopo l’eruzione dell'altro ieri, l’ottava nell’ultimo mese, è in coso la conta dei danni nei Paesi a est del vulcano. Ormai si tratta di una prassi consolidata legata all’emissione di cenere lavica e materiale piroclastico dall’Etna che hanno ricoperto numerosi paesi del versante Est del vulcano attivo piu’ alto d’Europa fino alla costa Ionica. I centri maggiormente colpiti sono stati quelli piu’ vicini al teatro dell’eruzione dove il forte vento ha fatto precipitare la cenere lavica e piccole pietre, dal diametro di pochi centimetri, composte da materiale piroclastico prodotto dal magma raffreddato dell’Etna. A Zafferana si e’ formata una ‘coltre’ di 10 centimetri, cosi’ come a Santa Venerina. Colpita anche una vasta parte di Acireale, dove il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta in alcune frazioni (S. Giovanni Bosco, Guardia, Mangano, Scillichenti, Stazzo, Pozzillo e Santa Tecla) la circolazione a ”motoveicoli, ciclomotori e velocipedi” e fissa ”il limite massimo di velocita’ a 20 Km/h per tutti gli altri veicoli”. Danni ai cristalli delle auto colpiti dai sassi piovuti dal cielo, molti i danneggiamenti anche alle carrozzerie.

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