"Vedi Giancarlo, è come se mi fossi svegliato a 65 anni e mi fossi accorto di aver vissuto la vita di un altro. Io che ero di carattere chiuso, timido, emotivamente vulnerabile, mi sono sempre mostrato in pubblico come una persona sicura, forte, spavalda, anche cinica a volte. E questo l'ho pagato. Ma va bene così, ne valeva la pena". Incontriamo il regista del documentario su Vittorio Gassman.