Tra l’8 settembre del ’43 e il giugno del ’44, nell’Italia che affronta la guerra civile, Gino Bartali trascorre alcuni mesi in Umbria. E’ già una leggenda dello sport e l’Ovra, la polizia segreta fascista, nutre dei sospetti su di lui. Sospetti più che giustificati, perché insieme ad alcuni prelati Ginettaccio è coinvolto in un’organizzazione clandestina che opera per cambiare identità agli ebrei. In sella alla sua bicicletta il campione corre attraverso l’Umbria e la Toscana, salvando dalle persecuzioni centinaia di cittadini. La rievocazione delle imprese del ciclista nel servizio di Mino Lorusso per il Tgr dell’Umbria