Il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge intervistata da Lucia Annunziata ripercorre i principali momenti della sua vita: dalla sue origini congolesi all'arrivo in Italia per motivi di studio, la sua carriera da medico e all'aggressione subita in passato da un uomo con l'accusa di essere una "vucumpra" e una "neretta". La neo-ministra italo-congolese dichiara che il reato di clandestinità andrebbe abrogato (e considera una buona idea il suggerimento dell'Annunziata di assoldare Balotelli come testimonial) e ribadisce la necessità di riconoscere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri annunciando un ddl sullo ius soli nelle prossime settimane.