Anziché rasserenare gli animi, la riforma del lavoro che il governo ha posto sul tavolo delle parti sociali lunedì sera, ha incassato prese di distanza anche più dure che in precedenza da parte dei sindacati e, ora, anche dagli industriali. Stando alle indicazioni di massima si andrebbe, entro i prossimi tre-cinque anni, ad un assicurazione sociale che, superate le attuali indennità di mobilità e disoccupazione consegnerebbe ai lavoratori temporaneamente senza occupazione un assegno di poco più di mille euro per 15-18 mesi. Per quanto riguarda il reintegro del dipendente licenziato, l’articolo diciotto verrebbe limitato ai soli casi di discriminazione. Novità che il Ministro Elsa Fornero ci illustra direttamente e che discutiamo con il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, con gli esponenti di CGIL, Cisl, Uil e UGL, con l’economista Pietro Garibaldi e con Pierluigi Magnaschi, giornalista, Direttore di Italia Oggi.