Possiamo raccontare storie di vita che abbiano per protagonisti quelli “prima dei quarant’anni”? Attraverso loro possiamo raccontare un sociale dove a rappresentare un punto di fragilità ma anche risorse inespresse sono proprio quelli “prima dei quaranta”? Convivere con una malattia, non trovare lavoro, essere vittime della criminalità, abusare di sostanze, fare i conti con la propria identità sessuale, ecc. può essere raccontato mettendo al centro le generazioni “prima dei quaranta”?
Quest’anno Racconti di vita ci vuole provare. Sono le loro storie al centro delle puntate che prendono il via il 26 settembre alle 12.55 su Rai Tre. Ogni domenica Giovanni Anversa, dagli studi del Centro di produzione Rai di Napoli, affronterà una tematica sociale a partire dal racconto di una persona che appartiene a quelle generazioni cui dovrebbe guardare un Paese che vuole investire sul futuro.
In un’Italia che non è per giovani, Racconti di vita vuole invece che siano loro a raccontarsi e a farci entrare nel loro mondo alle prese con le stesse difficoltà dei loro padri e delle loro madri. Non un programma “sui giovani” ma una narrazione della realtà attraverso storie e sensibilità di quella minoranza sociale che non ce la sta facendo a fare il salto generazionale.
A rappresentarla saranno due “storie” significative che si intrecceranno con lo sguardo televisivo sulla realtà concreta e contemporanea dell’universo giovanile nelle metropoli, nelle città di provincia, nei piccoli paesi. Un racconto darà la dimensione individuale della problematica che si vuole affrontare, l’altro proporrà un percorso personale nel segno di un ”altro” approccio a quella stessa problematica anche attraverso linguaggi come il cinema, l’arte, la letteratura, la musica. La scaletta si articolerà quindi sul racconto di queste due persone in studio: un “giovane” che vive o ha vissuto una condizione particolare e un “coetaneo” che quella stessa condizione l’ha affrontata in altri modi, con altre riflessioni, attraverso altre esperienze.
In questa dinamica si inserirà anche un documento filmato che racconterà altre facce della realtà e che farà da sfondo alle testimonianze degli ospiti in studio. Le prime puntate avranno al centro storie giovanili legate al terremoto dell’Aquila, ai figli degli immigrati, alla precarietà lavorativa e familiare, all’identità sessuale, alla meritocrazia, alla lotta contro il cancro.
A Racconti di vita collabora come autore Alessandro Scalco, il produttore esecutivo è Patrizia Vacchio, la regia è di Andrea Dorigo. In redazione Francesca Barsi, Stefania Batazzi, Anna Carini, Roberta Cerqua, Gloria Eminente, Annalisa Guerrisi, Antonella Manca, Monica Pietrangeli, Francesca Pietrobelli, Amedeo Vicinelli.
Se vuoi acquistare le puntate di "Racconti di vita" clicca qui