591 morti in sette mesi, quasi tre al giorno. La maggior parte di loro (431) ha perso la vita sul posto di lavoro, gli altri 160 durante il tragitto da casa alla fabbrica o al cantiere. Per la prima volta da un quarto di secolo incidenti e morti sul lavoro aumentano: tra le cause forse la ripresa economica, accompagnata da un maggior utilizzo di lavoratori over 60.
Sono intervenuti: Alessandro Salvati, vice responsabile della consulenza statistica dell'INAIL; Maurizio Marcelli, responsabile salute e sicurezza FIOM; Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca; Franco Bettoni, presidente ANMIL; Camilla Fabbri, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro; Salvatore, operaio. Con l'intervista di Maria Teresa Bisogno a Paolo Zabeo, coordinatore dell'ufficio studi della CGIA di Mestre.
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