speciale a cura di Elisabetta Malantrucco
Non solo canzoni, non solo spettacolo radio-televisivo: Sanremo è anche e soprattutto un fenomeno di costume italiano, un rito collettivo dove la musica finisce paradossalmente per assumere un ruolo marginale. Se si visita la ridente cittadina ligure profumata di mare, nei giorni della kermesse canora, ci si ritrova dentro un grande circo, dove ognuno recita la propria parte: cantanti, addetti ai lavori, musicisti, starlette, nani, ballerine e naturalmente clown.
E anche a casa non va diversamente: ci si riunisce tra amici per criticare, giocare, interpretare e ridere. Ore e ore di radio e televisione, intorno alle stesse domande, tra il serio e il faceto, tra l’indignato e il sociologico.
Rai Radio Techete' non ha voluto sottrarsi al gioco, raccontando il Festival a modo suo, a partire dalla prima edizione, dai fiori di Nilla Pizzi, fino ad arrivare ai grandi amori del Volo: non a caso ha scelto come sigla – in esclusiva - Evolution of Sanremo: una performance straordinaria e a cappella del gruppo Oblivion, che in cinque minuti ci fa riascoltare tutte le canzoni vincitrici, dalla prima all’ultima.
In cinque tappe seguiremo un filo cronologico, perderemo anche la strada, salteremo gli anni e viaggeremo nel tempo: cosa ha a che fare per esempio Nino Taranto con Enrico Ruggeri? Cosa ha a che fare Marcella Bella con Paolo Panelli? e Little Tony con Aldo Fabrizi? e perché Massimo Ranieri sì e Gianni Nazzaro no? perché Modugno sì e Mariella Nava no? quali sono i ricordi di Nunzio Filogamo? e la Radio come ha raccontato il Pippo nazionale? e ancora Mike Bongiorno, Piero Chiambretti, Raffaella Carrà, Fabio Fazio, il prof. Dulbecco, Paolo Bonolis… cosa ha detto di loro Sandro Ciotti? E cosa hanno pensato al Ruggito del Coniglio? e a Viva Radio 2? da Fabio e Fiamma? che hanno fatto alla Barcaccia di fronte alla performance di Pavarotti e Jovanotti?
A tutto questo e molto altro ancora risponderà Molto rumore per Sanremo, cercando di sorridere tra una canzone e una intervista, tra storie antiche di grandi successi e grandi flop moderni; tra farse e tragedie, come quella, indimenticata e senza vere risposte ancora oggi, della morte di Luigi Tenco.