Più di 1500 ossa in fondo a una cavità quasi impossibile da raggiungere. Parte tre anni fa, da una grotta a pochi chilometri da Johannesburg, una delle avventure scientifiche più appassionanti degli ultimi anni: la scoperta di Homo naledi, ominide con caratteristiche intermedie tra Australopithecus e Homo. Raccontiamo l’impresa che ha portato ad aggiungere una foto al nostro album di famiglia insieme a uno degli scienziati che hanno lavorato direttamente sui fossili ritrovati in Sudafrica: Damiano Marchi, paleoantropologo dell’università di Pisa, autore di Il mistero di Homo naledi, chi era e come viveva il nostro cugino africano: storia di una scoperta rivoluzionaria (Mondadori, 2016).
Al microfono Matteo De Giuli
Discovering Homo naledi, il video di National geographic
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