Elio e le Storie Tese nasce a Milano nel 1980 ad opera di Elio. Elio prende il nome dalla sua prima canzone che si intitola “Elio”.
La prima formazione, che si esibisce nel primo concerto tenutosi nel luglio 1980 alla festa del CAF San Siro davanti a un pubblico di una decina di pensionati, è composta da Elio (chitarra e voce), Cortellino (basso) e Zuffellato (batteria).
A Cortellino succederà Chiosco e poi Scaffale, fino all’arrivo nell’85 di Faso, oltre il quale non è davvero possibile andare.
Zuffellato lascerà il posto a Cosma e poi, dall’entrata di Rocco Tanica nel 1982 fino all’arrivo di Christian Meyer nel 1988, il “posto” scompare, sostituito dalla più economica e meno ingombrante Drumulator di Rocco Tanica, del quale i frequentatori del Magia Music Meeting di via Salutati ricorderanno i divertenti siparietti, ogni tre canzoni, per ingannare l’attesa del caricamento della song da registratore a cassetta.
All’inizio Elio, oltre a cantare, è anche il chitarrista del gruppo poi, quando nell’84 arriva una delle migliori chitarre rock della piazza milanese, Cesareo, preferisce dedicarsi a fare il frontman a tempo pieno con misuratissime incursioni di flauto traverso.
Nel 1988, la bravura e la verve di Christian Meyer hanno ragione della Drumulator e, più o meno contemporaneamente, entra nel gruppo Feiez; canta, suona le percussioni, il sax, la chitarra, fa ridere, il tutto a livello Elio e le Storie Tese (cioè altissimo): il sogno di ogni band sulla faccia della terra, durato dieci anni, grazie Feiez.
Nel 1992, all’inizio per volontà di Elio e, ben presto, per acclamazione, entra a far parte della band (pur rimanendo, come dice Elio, “un artista a sé”) Mangoni, compagno di classe di Elio al liceo, che viene chiamato a fare se stesso sul palco (un pirla, icona definitiva del pirla che è in ciascuno di noi) pur essendo nel frattempo diventato marito e padre amorevole nonché stimato architetto (autore, tra l’altro della “Mangoni Tower” di via Nervesa, facilmente visibile a chi transita sul cavalcavia da Piazzale Bologna a Piazzale Cuoco, guardando verso sinistra).
Ultimo arrivato, nel 1999, Jantoman o, come sempre più a furor di popolo sembra accreditarsi, “Uomo” che, in simbiosi perfetta con Rocco Tanica, condivide le numerose e complesse parti di tastiera e costituisce il “polo tecnologico” di Elio e le Storie Tese, in continua dialettica con il versante “analogico” di Faso, Meyer e Cesareo, i performer puri del gruppo.
La Storia
Dal 1980 al 1988 Elio e le Storie Tese si dedicano a diventare fenomeno di culto a Milano e zone limitrofe, con un certo successo, se si considera che nell’88 senza aver mai pubblicato un disco richiamano oltre 4.000 spettatori paganti al Teatro Ciak in una settimana di concerti con il tutto esaurito.
Nel 1989 esce “Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu”, il loro primo album, che vende di botto 100.000 copie, seguito nei 14 anni successivi da 7 album ufficiali tra cui 2 live.
Nel 1990 stabiliscono il record mondiale dell’epoca per la canzone più lunga, suonando dal vivo per 12 ore di seguito lo stesso brano, “Ti Amo”, con testo inventato da Elio al momento.
Nel 1991 suonano al concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni e vengono censurati in diretta RAI: avevano improvvisato un rap dedicato agli scandali insabbiati della Prima Repubblica: meno di due anni dopo Mario Chiesa veniva sorpreso a gettare banconote nel W.C. del suo ufficio al Pio Albergo Trivulzio, il resto è storia.
Nel 1992 il loro singolo “Pipppero”, con la partecipazione de “Le Mystère des voix bulgares”, è primo in classifica per sei settimane.
Nel 1996 partecipano al Festival di San Remo che vincono piazzandosi al secondo posto, miracolo tutto italiano, ma quelle 4 esibizioni sono già storia della televisione. “La terra dei cachi” è primo in classifica per 8 settimane e l’album “Eat The Phikis” vende oltre 200.000 copie.
Folgorato da quelle performance Rocco Siffredi li chiama a partecipare alla sua produzione più ambiziosa, “Rocco e le Storie Tese”, di cui firmano anche la colonna sonora, suonata da Rocco Tanica in tempo reale durante il montaggio.
Alla fine del 1998 Feiez muore colpito da ictus, durante un concerto.
Nel 1999 vengono premiati a Dublino come “Best Italian Act” agli European Music Awards di MTV.
Nel 2003 vengono premiati a Milano come “miglior videoclip” agli Italian Music Awards della F.I.M.I.:
rispetto al ‘99 la decadenza è evidente.
Nel 2004 si inventano il cd brulé, un album live che viene registrato e venduto in diretta al termine di ciascun concerto.
Nel 2006 sono in giro per l’Italia con lo spettacolo “Coèsi se vi pare”, assieme al loro amico Claudio Bisio.
Passano il 2007 chiusi in studio a produrre il loro prossimo capolavoro.
Il 20 febbraio 2008 esce il nuovo album – l’ottavo della loro carriera – “Studentessi”. Contestualmente vengono chiamati a condurre il Dopofestival, lo spettacolo musicale notturno di Raiuno, nell’ambito del Festival di Sanremo 2008.
Tutti gli album da loro pubblicati sono diventati “Disco D’Oro” in Italia.
Il 30 ottobre 2009 il gruppo pubblica “Gattini”, un album di brani del repertorio di EelST risuonati con l’ausilio di un’orchestra. Il disco è preceduto dal singolo “Storia di un bellimbusto”, in airplay radiofonico dal 2 ottobre.
Line up
Elio: voce, flauto
Faso: chitarra basso
Cesareo: chitarra alto
Rocco Tanica: pianola
Christian Meyer: batteria
Jantoman: ulteriori pianole
Mangoni: artista a sè