Che sarà un Natale austero non è certamente una novità ma ora viene certificato anche dai dati statistici: l'Italia è ufficialmente in recessione e i consumi calano.

E' quanto rivela l'Istat: nel terzo trimestre il Prodotto interno lordo è diminuito dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Con il calo del Pil si è registrato il primo dato negativo del prodotto interno lordo dal quarto trimestre 2009, quando c'era stata una riduzione dello 0,1%. Inoltre nel terzo trimestre 2011 "tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione.
E la crisi è evidente per tutti. Gli acquisti di Natale quest'anno si riducono del 20%. Secondo Confesercenti si spenderanno  2,3 miliardi di euro, 542 milioni in meno rispetto all'anno precedente. Il clima di recessione e l'eccessivo peso delle imposte sui consumi mettono in crisi persino il menu di Natale e fanno serrare le fila alle famiglie.

A pesare sulla spesa più che i prezzi conta la condizione economica familiare, uno dei maggiori ostacoli per la metà degli intervistati. Cresce il peso percepito delle tasse (+6%) mentre rimane invariata la preoccupazione legata al lavoro, presente per il 12% degli italiani ma che sale a quote tra un terzo e un quarto per le fasce d'età 24-44 anni.