28/04/2025
24/05/2011

Per me un caffè

Sembra che ai tempi della Rivoluzione Francese si facesse grande uso di caffè, se ne bevevano litri. Chissà se è per questo che ci furono degli eccessi

In politica come nella vita capita di dire: con quello non prenderei nemmeno un caffè'.
E in politica come nella vita capita di invitare qualcuno a prendere un caffè'.
Si apre qui un problema solo apparentemente minore. Noi siamo i detentori del record mondiale di ordinazione differenziata di caffè'.
Basta andare in un bar e sentire le richieste: corto, lungo, macchiato caldo, macchiato freddo, al vetro, in tazza grande, decaffeinato, marocchino, con panna e cacao, tiepido, freddo, con ghiaccio, schiumato, americano  e tanti altri modi.
Poi c'e' come berlo. Chi lo sorseggia, chi lo beve tutto insieme, chi prima beve l'acqua, chi la beve dopo, chi lo beve amaro e chi lo zucchera, chi usa il dolcificante, chi l'accompagna con il cioccolatino.
Il caffè insomma e' quasi su misura per ognuno di noi.
Non sappiamo che tipo di caffè prenda il Cavaliere e se ha offerto il caffè alla Moratti. Si e' interessato molto pero' ai caffè di Pisapia. A sentir Lui lo prenderebbe addirittura coi Centri Sociali. Non ha fornito particolari su come lo degusta e questo certo non aiuta l'elettore a scegliere.
Ricordiamo al Cavaliere Presidente la nota pubblicita' sul caffè che più lo mandi giu' più ti tira su e gli ricordiamo anche che berne troppo rende un po' nervosi. Chissa' quanto caffè ha preso in questa campagna elettorale.


 

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L’angolo acuto
© Riproduzione riservata ( 24 Maggio 2011 )