"Siamo nella
palude romana"
"Siamo nella palude romana". A dirlo non è un esponente dell'opposizione, ma il leader del Carroccio Umberto Bossi, che sul futuro del governo Berlusconi si dice pessimista
"Siamo nella palude romana". A dirlo non è un esponente dell'opposizione, ma il leader del Carroccio Umberto Bossi, che sul futuro del governo Berlusconi si dice pessimista.
Ieri sera nel corso di festeggiamenti padani a Villa D'Ogna (Bergamo) ha ribadito che il governo difficilmente potrà andare avanti con i numeri di cui dispone in questo. Per la Lega Nord la missione unica resta quella dell'attuazione del federalismo a partire da quello fiscale e solo per questa ragione sarebbe pronto a "pazientare".
"Ho sentito Berlusconi alla tv, Berlusconi parla di grandi riforme e numeri in eccesso: non è proprio così, perché i numeri scarseggiano". Bossi si augura che il premier "abbia trovato i numeri", ma ribadisce "siamo nella palude romana e non é facile venirne fuori…Se andassimo oggi a forzare in certe commissioni, magari il federalismo verrebbe bocciato. Dobbiamo dunque far passar del tempo, perché ci sia il tacito assenso fino all'ultimo passaggio in consiglio dei ministri: non moriamo anche se si ritarda un po'" e per il bene del federalismo critica la nuova campagna diffamatoria contro Fini da parte dei giornali vicini al premier. "Bisognerebbe che i giornali sparassero meno".
Ad aumentare una situazione politica già abbastanza tesa ci si mette anche la cronaca. Questa notte a Gemonio, in provincia di Varese, due ordigni sono stati fatti esplodere davanti al portone della sede locale della Lega Nord. Da una prima ricostruzione si sarebbe trattato di due petardi applicati alle finestre. La sede si trova a 50 metri dalla casa di Umberto Bossi. Non ci sono state rivendicazioni ma soltanto una scritta fatta sul muro “antifa”.