"Non siamo un costo!"
CRONACA - Lo ‘urlano’ cinquanta 50 disabili gravi al terzo giorno di sciopero della fame. Persone affette da Sla e altri gravi patologie che protestano contro la scarsa attenzione del governo verso la loro condizione. Questa mattina il ministro della Salute Balduzzi ha comunicato che: “è previsto un fondo di 100 milioni di euro per aiutare la lotta alla Sla e l'assistenza a questi malati”
Nel testo di legge 'Spending review' "è previsto un fondo di 100 milioni di euro per aiutare la lotta alla Sla e l'assistenza a questi malati, così come per altre patologie gravi". Lo ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi, incontrando decine di famiglie dei malati.
La decisione è giunta dopo che cinquanta persone con disabilità gravi e gravissime, hanno iniziato uno sciopero della fame, insieme ai loro familiari, contro il mancato varo del piano nazionale per la non autosufficienza. La protesta, indetta dal Comitato 16 Novembre onlus, è cominciata domenica 22 ottobre.
"Il governo ha destinato parte dei 658 milioni della legge sulla Spending Review alla non autosufficienza ma ancora non c'é un piano per la destinazione delle risorse" spiega Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 novembre onlus. “Lo sciopero della fame consiste in una progressiva riduzione degli alimenti. Si tratta - spiega Lamanna - di malati gravissimi, quasi tutti tracheotomizzati e allettati, tutti bisognosi di assistenza continua e vigile h24. Un'assistenza costosissima, in quanto ogni malato è attaccato a dei macchinari, ad esempio respiratori, che devono essere disponili in misura doppia, perché se uno si ferma l'altro deve essere subito pronto".
Il comitato 16 ottobre ha più volte sollecitato un piano per la assistenza ai non autosufficienti, le cui competenze sono divise tra i ministeri dell'Economia, del Lavoro e della Salute. Forse oggi qualcosa si è mosso, almeno questa è la speranza.