"Bambini invisibili"
La Camera pone la fiducia sui tre maxiemendamenti, ma è polemica sulla norma che vieterebbe alle straniere irregolari di registrare all'anagrafe i nascituri
Mentre la Camera ha accordato la fiducia sui tre maxiemendamenti al disegno di legge sicurezza (immigrazione, criminalità organizzata e sicurezza pubblica), esplode la polemica sui "bambini invisibili". Con la norma che introduce il reato di immigrazione clandestina in Italia, le straniere irregolari non potrebbero iscrivere i propri figli all'anagrafe e quelle sprovviste di passaporto non avrebbero neanche la possiblità di riconoscerli. I bambini diventerebbero pertanto adottabili.
"Alla straniera irregolare viene dato, per il periodo della gravidanza e del parto, una sorta di permesso di soggiorno provvisorio" afferma Donatella Ferranti del Pd "ma perchè il questore glielo possa dare la clandestina deve avere il passaporto che molto spesso non ha. E allora, per sottrarsi al pericolo di denuncia dell'ufficiale di stato civile eviterà di registrare la nascita". Il pericolo sarebbe quello di migliaia di bambini che per lo Stato italiano non esisterebbero.
Il ddl prevede inoltre che l'immigrato che arriva in Italia senza permesso di soggiorno potrà rimanere nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) fino a 180 giorni. Per avere la cittadinanza l'immigrato dovrà pagare 200 euro. Per il permesso di soggiorno la cifra sarà fissata dai ministeri dell'Interno e dell'Economia. Chi affitta un alloggio ad un irregolare rischierà fino a tre anni di carcere.
Sul trattato italo-libico che secondo l'Onu "lede il diritto d'asilo", è intervenuto nuovamente il presidente della Camera Gianfranco Fini: "In caso di respingimento, previsto dal diritto internazionale serve comunque una verifica. Esiste il diritto di respingimento e quello d'asilo. Solo che va verificato. Il riconoscimento degli immigrati può avvenire solo nei centri di identificazione o durante il tragitto".