Abbandonata in coma
per quattro giorni
In coma dopo un trauma cranico, legata alla barella con delle lenzuola e senza nutrizione da quattro giorni, in attesa di essere ricoverata. E' accaduto al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma
In coma dopo un trauma cranico, legata alla barella con delle lenzuola e senza nutrizione da quattro giorni, in attesa di essere ricoverata 'da un minuto all'altro'. E' la condizione in cui i senatori Marino e Gramazio hanno trovato una signora di 59 anni, in un 'blitz' effettuato al Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I di Roma.
"La signora - hanno riferito all'Ansa i due senatori - aveva solo la flebo con l'acqua fisiologica e i sanitari ci hanno spiegato che erano in attesa, da un minuto all'altro, di poterla trasferire in un altro reparto per darle assistenza". Nel frattempo, per 4 giorni, la signora è rimasta in barella nella cosiddetta 'piazzetta', area del pronto soccorso dove vengono lasciati i pazienti in mancanza di posti letto per i ricoveri. La signora, ha aggiunto Marino, "era stata legata con delle lenzuola a mani e piedi alla barella" per evitare cadute, visto che il letto è senza sponde.
"E' una cosa che capita spesso, del resto il problema della mancanza di posti per il ricovero non è una novità. Bisogna risolvere queste situazioni". Così Claudio Modini, direttore del Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) del Policlinico Umberto I di Roma, dove due senatori hanno trovato una donna in coma legata alla barella in Pronto soccorso.
"La donna, di circa 50 anni, è in coma da tre giorni e viene assistita al meglio, con terapia idrica". Ad affermarlo il direttore del Dea del Policlinico Umberto I di Roma Claudio Modini, dove oggi nel corso di un sopralluogo i senatori Domenico Gramazio e Ignazio Marino hanno trovato una paziente in coma legata a una barella. "Non è nei miei poteri - ha proseguito - trovare il posto dove dovrebbe essere ricoverata, cosa che auspico, ma si cerca comunque di curarla al meglio. E' un fatto che capita spesso, ma in questi casi l'ammalato è comunque assistito. E' assistita al meglio dalle migliori professionalità medico-infermieristiche, 24 ore su 24. Certo, non dal punto di vista 'alberghiero': come comfort starebbe meglio se fosse ricoverata. Ma questo non dipende da noi del pronto soccorso". "I due senatori - conclude - hanno verificato un fenomeno noto da anni, quello dei grandi ospedali in cui i pazienti aspettano per ore, o per giorni, un ricovero". (Fonte Ansa)