Obama ripara
i buchi nella sicurezza
Riaprono le ambasciate americana francese e inglese nello Yemen. E oggi Obama farà il punto sulla sicurezza nazionale. Resta l'allarme terrorismo
Barack Obama si riunisce oggi con i suoi consiglieri per la sicurezza nazionale dopo una fine anno che ha visto crescere l'allarme terrorismo nel Paese. Il fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit, le preoccupazioni per lo Yemen con la conseguente chiusura dell'ambasciata ma anche le falle nella sicurezza negli aeroporti nonostante l'inasprimento dei controlli saranno i temi sul tavolo.
Al vertice con il presidente americano parteciperanno il segretario di Stato Hillary Clinton, il segretario alla Difesa Robert Gates, il segretario alla sicurezza nazionale Janet Napolitano, il direttore della Cia Leon Panetta, il direttore dell'Fbi Robert Mueller e il
consigliere per la sicurezza James Jones. In serata poi Obama incontrerà i leader democratici del Congresso.
E' l'opposizione repubblicana negli Stati Uniti a chiedere al governo maggiori garanzie in tema di sicurezza e minaccia di premere per le dimissioni del segretario per la Sicurezza Interna Janet Napolitano. Il ministro non ha una responsabilità diretta nella dinamica dell’attentato, che è statao causato da un "errore umano". L'unica colpa del ministro è di aver dichiarato che "la sicurezza americana ha funzionato", rimangiandosi le parole quando ormai era troppo tardi.
Intanto l'ambasciata Usa a Sana ha riaperto i battenti, dopo due giorni di chiusura, in seguito alle "operazioni antiterrorismo" condotte ieri dal governo dello Yemen, che ha portato all'uccisione di due affiliati ad Al Qaeda. Oltre a quella americana, anche l'ambasciata francese e inglese hanno aperto, ma la minaccia terroristica resta. In un comunicato diffuso sul suo sito internet si legge: "Le minacce di attacchi terroristici contro gli interessi americani restano elevate", e invita anche "gli americani nello Yemen a restare vigili e a prendere adeguate misure di sicurezza"