Inchiesta sull’eolico
Indagati Dell’Utri e Cosentino
Da uno stralcio dell’indagine sugli appalti per l’eolico in Sardegna sarebbe emersa una nuova cupola politico affaristica
Le indagini dell’inchiesta sull’eolico vanno avanti, si arricchiscono di nuovi elementi e di nuovi nomi, delineando un giro di politica ed affari che secondo i magistrati di Roma avrebbe coinvolto anche il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, ora iscritti nel registro degli indagati. Insieme a loro gli imprenditori Flavio Carboni e Arcangelo Martino, e poi Pasquale Lombardi, ex esponente della Democrazia Cristiana in Campania. Per loro l’accusa, da verificare, è associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi che vieta la costituzione di associazioni segrete.
Sono ormai 14 gli iscritti nel registro degli indagati. Un intreccio tra affari, politica, malavita, che appare di giorno in giorno più saldo e più ampio insieme.
Le indagini sono partite dagli appalti sull’energia alternativa, e hanno svelato collusioni a fini di affari. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare per Carboni, Lombardi e Martino, il gruppo si incontrava per parlare del lodo Alfano, per influenzare i giudici della Consulta. A una cena che è oggetto dell’attenzione dei magistrati furono presenti anche il magistrato Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione, il capo degli ispettori del ministero di giustizia Arcibaldo Miller.
Il gruppo voleva che il giudice Alfonso Marra diventasse presidente della Corte di Appello di Milano. Su di lui il Csm ha aperto una pratica.
Ricordiamo che nell’inchiesta è emerso anche il nome di Denis Verdini, coordinatore del Pdl, che apparirebbe uno dei centri degli scambi affaristici. Sul suo ruolo uno scontro politico tutto interno alla maggioranza. Italo Bocchino ne chiede le dimissioni, vibrate le proteste in difesa di Verdini da parte di Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto.