F1, è rottura. I team dicono no a Mosley
La scissione diventa realtà. Le 8 squadre ribelli (Ferrari, McLaren-Mercedes, Renault, Toro Rosso, Toyota Red Bull, Brawn GP e Bmw Sauber) hanno annunciato l'intenzione di cominciare l'iter per organizzare un campionato parallelo a quello gestito dalla Fia
La scissione diventa realtà. Il braccio di ferro regolamentare tra l'associazione dei team (Fota) e la Federazione internazionale (Fia) dopo mesi di trattative e polemiche ha prodotto una frattura che appare insanabile. Le 8 squadre ribelli (Ferrari, McLaren-Mercedes, Renault, Toro Rosso, Toyota Red Bull, Brawn GP e Bmw Sauber) hanno annunciato l'intenzione di cominciare l'iter per organizzare un campionato parallelo a quello gestito dalla Fia.
La rottura è legata al progetto della federazione che nel 2010 si appresta ad introdurre un tetto al budget delle squadre. I team, inoltre, hanno chiesto invano un restyling della governance per garantire una gestione trasparente e equilibrata del circus.
Le tappe della vicenda:
- 17 marzo: Il Consiglio Mondiale della Fia introduce il tetto di 30 milioni di sterline al budget dei team per il 2010. Inoltre, il Consiglio decide che il titolo iridato 2009 andrà al pilota che vincerà più gare e non a quello che conquisterà pù' punti. La Fota, l'associazione dei team, esprime ''delusione e preoccupazione'' per le decisioni.
- 19 marzo: Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, definisce le novità regolamentari ''dannose per la credibilità del campionato''.
- 20 marzo: La Fota contesta ufficialmente il nuovo sistema di classifica varato dalla Fia, intenzionata a premiare il pilota che vince più gare. La Federazione fa marcia indietro e rinvia l'introduzione della nuova graduatoria al 2010: il titolo mondiale 2009 andrà al pilota che conquisterà più punti, assegnati secondo lo schema tradizionale (10-8-6-5-4-3-2-1);
- 29 aprile: Il Consiglio Mondiale della Fia alza il tetto al budget per il Mondiale 2010: si passa da 30 a 40 milioni di sterline.
- 2 maggio: Max Mosley, presidente della Fia, dichiara: ''La Formula 1 può andare avanti anche senza la Ferrari''.
- 12 maggio: La Ferrari annuncia che non si iscriverà al Mondiale 2010 se le regole non verranno modificate. La posizione e' condivisa da Toyota, Red Bull, Toro Rosso e Renault.
- 15 maggio: Mosley incontra a Londra i membri della Fota. Le posizioni restano distanti. La Ferrari presenta un ricorso al Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi chiedendo il blocco dei regolamenti. Secondo il Cavallino, la Fia non ha rispettato il diritto di veto del team.
- 19 maggio: Ferrari e Fia illustrano le proprie posizioni davanti alla corte di Parigi.
- 20 maggio. Il Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi respinge il ricorso della Ferrari.
- 22 maggio: A Montecarlo, i team e la Fia si confrontano per trovare una soluzione ad una settimana dalla scadenza dei termini per la presentazione delle iscrizioni al Mondiale 2010. Le parti si avvicinano.
- 23 maggio: ''Penso che tutto andrà in ordine, sono fiducioso che la Ferrari ci sarà l'anno prossimo. Dovremo riflettere, ma penso che avremo un buon accordo'', dice Mosley mostrando ottimismo sulla soluzione del contenzioso.
- 25 maggio: La Williams, unico tra i team attualmente nel Mondiale, presenta l'iscrizione al campionato 2010. La Fota sospende provvisoriamente la squadra.
- 29 maggio: I team della Fota si iscrivono con riserva al Mondiale 2010. Le condizioni indicate fanno riferimento alla firma del nuovo Patto della Concordia entro il 12 giugno e al mantenimento dell'attuale regolamento modificato secondo le proposte della Fota.
- 5 giugno: La Force India si iscrive senza riserve.
- 12 giugno: La Fia pubblica l'elenco delle squadre iscritte al Mondiale 2010. La Ferrari è inserita nell'elenco senza riserva. ''Se le nostre condizioni non vengono soddisfatte, non partecipiamo'', replica Maranello. Gli 8 team che fanno parte della Fota (Ferrari, McLaren-Mercedes, BMW-Sauber, Toyota, Red Bull, Renault, Brawn GP e Toro Rosso) hanno tempo fino al 19 giugno per formalizzare l'iscrizione incondizionata.
- 16 giugno: La Fia annuncia che ''le regole in materia economica restano quelle pubblicate''. E' l'inizio di un lungo botta e risposta con la Fota a colpi di comunicati.
- 17 giugno: I team tendono la mano a Mosley: ''Nell'interesse dello sport, è arrivato il momento in cui tutti noi dobbiamo cercare un compromesso e una conclusione urgente al lungo dibattito relativo al Mondiale 2010. Dobbiamo trovare una soluzione ragionevole e rapida''. La Federazione non è disposta a fare marcia indietro: ''Non c'e' tempo per discutere, iscrivetevi e poi trattiamo''.
- 18 giugno: La Fota si riunisce nel quartier generale della Renault.
- 19 giugno - I team annunciano l'intenzione di cominciare a lavorare per la creazione di un Mondiale alternativo. ''I team non possono continuare a scendere a compromessi sui valori fondamentali dello sport e hanno rifiutato di modificare la loro iscrizione con riserva al Mondiale 2010'', si legge in una nota che contiene anche rivendicazioni finanziarie: ''Il detentore dei diritti commerciali (Bernie Ecclestone, ndr) deve decine di milioni di dollari a molti team dal 2006''.
Per la Fia, l'annuncio dei team ''è il risultato a cui elementi della Fota hanno sempre puntato. Oggi scadono i termini per le iscrizioni al Mondiale 2010. Domani verrà resa nota la lista''. Ad oggi, tra le squadre già esistenti, risultano iscritte Williams e Force India. Le nuove scuderie ammesse sono Manor Grand Prix, Campos Grand Prix e US F1 Team.