Il discorso di Berlusconi
Ora il voto di fiducia
Il premier: "Il dibattito nella maggioranza è legittimo. Niente elezioni". Affondo sulla giustizia. Voto in serata
"Il Parlamento è il luogo in cui la sovranità popolare trova la sua più alta espressione e il suo più alto esercizio. La democrazia nasce con le libere elezioni e vive con i Parlamenti. Non vi può essere né autentica democrazia né buon governo se il Parlamento non è libero e forte".
Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha iniziato il suo intervento alla Camera, durato 53 minuti. Entusiasti Lega e pidiellini, critiche le opposizioni.
"I governi democratici -ha affermato il Premier- traggono la loro capacità di agire per il bene della nazione dal consenso sempre rinnovato dai rappresentanti del popolo. Tra Parlamento e Governo non vi può mai essere contrapposizione, ma vi deve essere un'armonica simbiosi nella distinzione dei ruoli e delle funzioni che la nostra Carta costituzionale assegna ad ognuno. Questa è la mia profonda convinzione, è lo spirito con il quale mi rivolgo oggi a voi".
Responsabilità e coesione nazionale sono, "senza compromessi al ribasso", ha aggiunto il Cavaliere. Serve una maggiore coesione nazionale, "in giro vedo e sento troppo odio e la storia ha insegnato che spesso l'odio ha armato le mani delle persone. Tutti dovremmo esserne consapevoli e preoccupati".
Berlusconi rivendica il diritto di governare, affermando che "per l'Italia nel 2008 si apriva una stagione di grandi speranze e auspicate riforme. Gli elettori hanno premiato il nostro comune appello a rendere più stabile il governo del Paese, riducendo drasticamente la frammentazione politica e scegliendo due leadership", della maggioranza e dell'opposizione: si è
trattato della prima grande riforma nel segno del bipolarismo, teso a mandare in archivio le pratiche della vecchia politica".
Il Presidente del Consiglio parla anche di economia: "l'obiettivo della maggioranza di governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale che è praticamente rimasto invariato nelle sue parti fondamentali fin dalla riforma dei primi anni Settanta. Per le famiglie, soprattutto per quelle monoreddito delle fasce più deboli della popolazione, resta fondamentale l'obiettivo del quoziente familiare".
Poi i successi contro la mafia. "Mai nella storia della Repubblica italiana abbiamo ottenuti risultati così importanti nella lotta alla mafia e della criminalità organizzata". Ma parla anche federalismo fiscale, che - dice- farà bene alle regioni più disagiate.
Sulla giustizia, Berlusconi annuncia la riforma del processo civile, auspica la digitalizzazione e promette di assicurare parità tra accusa e difesa e maggiore garanzia per gli indagati, intervenire sulla struttura del Consiglio Superiore della Magistratura. E chiede il "Lodo Alfano".
Poi arriva l´apertura ai finiani. "Un governo dopo le elezioni si può trovare di fronte problemi nuovi e quindi scelte nuove. Su problemi nuovi non e´ escluso affatto un dibattito. Magari per mettere a punto una strategia più efficace. Ma uno degli obiettivi più importanti che mi sono posto è quello di unire tutti i moderati"
Dopo il suo discorso, in Aula gli interventi dei deputati e alle 16.30 la replica del premier. Alle 19 il voto.
Ma già arrivano le reazioni:
FINIANI: Andrea Ronchi, sentito il discorso del premier Silvio Berlusconi in Aula, annuncia ai giornalisti che "noi diciamo sì alla fiducia".
LEGA: "E' dura ma ce la faremo". Così Umberto Bossi ha risposto ai cronisti che, dopo l'intervento di Silvio Berlusconi alla Camera, gli chiedevano se oggi l'esecutivo otterrà la fiducia. "Andremo a vedere i voti", ha poi aggiunto il leader della Lega.
PD: "E' incommentabile, lo avete sentito anche voi...Non so in che Italia vive". Cosi' il segretario Pd, Pierluigi Bersani, ha commentato in Transatlantico il discorso del presidente del Consiglio alla Camera.
IDV: "Oggi Berlusconi ha aperto la campagna elettorale, questa maggioranza politicamente non c'è più. Oggi potrete avere anche una manciata di voti, ma questo governo è in agonia e state trasformando la sua agonia in quella del paese” afferma il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi.
UDC: Un discorso "da primo giorno di scuola, fatto solo di buoni sentimenti e di buone intenzioni, che avrebbe avuto un senso solo se l'avesse fatto nel '94 - ha commentato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini e ha aggiunto - E' un discorso molto elettorale".