"Voglio morire con
le armi in pugno"
La notizia è stata diffusa dalla polizia di Tolosa. L'Eliseo conferma. Dopo oltre 30 ore di assedio il killer è stato colpito a morte dagli agenti del Raid. Feriti tre agenti
Prosegue l'assedio al presunto killer di Tolosa che sarebbe responsabile dei massacri che hanno insanguinato la Francia nelle ultime tre settimane. Mohamed Merah avrebbe trucidato sette persone, Imad, Mohamed, Abel, Jonathan, Gabriel, Arieh, Myriam. Due musulmani, un cattolico, quattro ebrei. Ma non è certo che il killer di Tolosa sia ancora vivo. Si sa soltanto che Mohamed 23 anni, ha detto di voler “morire con le armi in pugno”.
L'operazione dei reparti speciali francesi è ancora in corso: iniziata alle 3 e 05 della notte tra martedì e mercoledì, quando gli agenti hanno circondato la palazzina al pianoterra del quartiere residenziale dove il giovane vive da circa 10 mesi, dopo avere traslocato da un altro quartiere di Tolosa. Gli agenti hanno cercato di fare irruzione ma sono stati respinti dagli spari di Merah, che era sveglio e carico di adrenalina. Due ore prima il terrorista aveva telefonato da una cabina telefonica al canale France 24 per rivendicare i tre attentati dei giorni scorsi.
Dopo diversi tentativi, le forze speciali della polizia hanno cominciato una battaglia di logoramento per costringerlo ad arrendersi. A intervalli regolari durante la notte hanno fatto esplodere potenti cariche vicino alle sue finestre, allo scopo evidente di impedirgli di dormire e di spezzargli i nervi. Ma così non è stato, almeno fino ad ora. Il presunto killer, che si proclama seguace di al Qaeda, si è più volte vantato di aver costretto la Francia in ginocchio.
Il presidente Sarkozy ieri si era recato a Tolosa, nella speranza che il blitz si concludesse in tempi brevi. Ma così non è stato. Il premier ha ribadito più volte che Merah venga catturato vivo.