22/11/2024
02/11/2011

Borse sul filo
Questa sera
Cdm straordinario

Piazza Affari apre bene ma in poco tempo azzera i guadagni. Dopo il forte richiamo di ieri del presidente Napolitano "scelte rapide e massima condivisione", questa sera alle 20 consiglio dei Ministri straordinario

Dopo il martedì nerissimo delle Borse mondiali, seguito all'annuncio del referendum in Grecia, è il momento di un vertice di ricognizione per parare i colpi. Silvio Berlusconi lo ha convocato ieri sera, chiamando all'appello i ministri a Palazzo Chigi. Erano presenti, oltre al sottosegretario Gianni Letta, Giulio Tremonti, che a sua volta ha convocato per oggi il Comitato di stabilità finanziaria, Paolo Romani, Roberto Calderoli, Maurizio Sacconi, Gianfranco Rotondi, Franco Frattini (il ministro degli Esteri ha annullato un viaggio in Australia) e Altero Matteoli. Assente Umberto Bossi.

Secondo quanto si è appreso, sarebbero state approntato un nuovo pacchetto di misure anticrisi tra le quali un nuovo maxiemendamento, un decreto legge e un disegno di legge. Il ministro dell’Economia Tremonti avrebbe espresso dissenso nei confronti della proposta del presidente del Consiglio optando in alternativa per un rapido voto del Parlamento sul maxiemendamento alla Legge di stabilità in modo da evitare il prosieguo delle discussioni nella maggioranza sempre tentata di chiedere scelte di spesa aggiuntiva.

Ma il tempo stringe e anche in queste ore si sta tenendo un nuovo vertice a Palazzo Chigi fra il premier Silvio Berlusconi e i suoi ministri. L'obiettivo sempre quello di mettere a punto nuove misure per fare fronte alla crisi economica e finanziaria. Tra i primi ad arrivare nella sede del governo, il titolare dello Sviluppo Economico Paolo Romani, quello della Giustizia Nitto Palma e il ministro delle Riforme Roberto Calderoli. Il premier comunque attende l'esito del G20 per sciogliere le sue riserve sulla strategia anticrisi da adottare convinto che i provvedimenti allo studio del governo italiano possano inserirsi in quelli che verranno assunti a livello internazionale.

Ma su tutto pende il forte richiamo lanciato ieri dal presidente Napolitano che ha chiesto “scelte rapide e massima condivisione”. Il presidente non parla mai dell'ipotesi di nuovi governi, di esecutivi tecnici o di salvezza nazionale, ma lascia intendere che non può non ascoltare anche le richieste che stanno montando con forza dalle opposizioni e da una ampia fetta di forze sociali.

Attraverso "i molteplici contatti stabiliti nel corso della giornata", Napolitano ha potuto constatare la reciproca diffidenza. Il presidente del Consiglio intende procedere senza coinvolgere le opposizioni le quali, a loro volta, pur auspicando le larghe intese, ribadiscono di non poter condividere le scelte dell'attuale governo. Chiedono una netta discontinuità, ovvero un nuovo esecutivo. Una posizione, quest'ultima, condivisa da sindacati e Confindustria.

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