Filippine.
Venti morti in sequestro di massa
Mindanao, un centinaio di uomini armati assalta giornalisti, politici e avvocati al seguito di un candidato alle elezioni amministrative. Uccise venti persone
Un sequestro anomalo nelle Filippine è finito in tragedia.
Ventuno persone sono morte in un sequestro di massa compiuto da un centinaio di uomini armati nell'isola di Mindanao, sud del Paese.
Lo rende noto l'esercito, precisando che i rapiti sono fra i 30 e 40. "Abbiamo scoperto ventuno corpi", ha dichiarato in un'intervista radiofonica il generale Afredo Cayton, precisando che gli ostaggi erano stati "assassinati da uomini armati". "Continuiamo le ricerche per trovare gli altri" ostaggi, ha detto, aggiungendo di non poter fornire ulteriori precisazioni sull'identità degli autori dell'agguato.
Le vittime facevano parte di un gruppo di politici e di giornalisti. Sembra che il sequestro sia stato condotto da sostenitori di un politico locale che volevano impedire la presentazione della candidatura a governatore provinciale da parte di un rivale.
Nelle Filippine sono previste per il maggio 2010 le elezioni per scegliere presidente, vicepresidente, 12 parlamentari della Camera alta, 300 della camera bassa e diversi amministratori locali.