Anniversario nero
per il Presidente nero
La prima vera sconfitta per Obama arriva dal Massachusetts nel giorno dell’anniversario del suo insediamento alla Casa Bianca
La prima vera sconfitta per Obama arriva dal Massachusetts nel giorno dell’anniversario del suo insediamento alla Casa Bianca. Il repubblicano Scott Brown con il 52% dei voti strappa inaspettatamente il seggio al Senat alla sua concorrente democratica Martha Coakley.
Lo storico seggio apparteneva da 60 anni alla famiglia Kennedy. L'ultimo a presiederlo era stato Ted , morto ad agosto. Prima di lui il fratello John, diventato presidente degli Stati Uniti e ucciso a Dallas nel 1963.
Una sconfitta durissima per Barack Obama, che adesso vede complicarsi la strada delle riforme, in particolare di quella sanitaria. I repubblicani infatti passano da 40 a 41 seggi e avranno modo di dire la loro sul governo democratico, che perde la maggioranza qualificata di 60 voti su 100 al Senato, indispensabile per poter bloccare l'ostruzionismo dell'opposizione.
A questo punto tutta l'agenda legislativa delle riforme inserite da Obama nel suo programma è a rischio. A cominciare dal disegno di legge sull'assistenza sanitaria universale, un progetto su cui il presidente ha puntato moltissimo.
La clamorosa battuta d'arresto del Massachusetts viene dopo le altre due sconfitte emblematiche di
novembre, nelle elezioni governative in Virginia e nel New Jersey.
Quello che appare chiaro è che si sta delineando una tendenza nazionale: gli elettori voltano le spalle al Partito Democratico. Gli ultimi sondaggi infatti vedono Obama perdere punti a favore dei repubblicani.
La vittoria dei democratici nel Massachusetts era considerata così sicura, che i network televisivi nazionali inizialmente avevano disdegnato l'evento e non avevano neppure commissionato i consueti exit poll. La candidata democratica Coakley non aveva quasi fatto campagna elettorale, lasciando al suo rivale campo libero per una tournée a contatto con i cittadini.
Il presidente ha riconosciuto la sconfitta, telefonando a Brown per congratularsi. Anche la Coakley, data per sicura vincitrice fino a poche settimane fa, ha chiamato il vincitore. "Ho il cuore infranto dai risultati e so che voi provate la stessa cosa - ha detto ai suoi sostenitori - Domani mattina ci alzeremo e riprenderemo la battaglia".