"Presidente
ecco il mio testamento"
Paolo Ravasin, malato di sla, lancia un appello al Presidente della Repubblica Napolitano. Intanto il X municipio di Roma istituisce un registro per il biotestamento
"Signori Presidenti, non è facile convivere ogni giorno con dolori continui e crescenti.. perciò un anno fa ho sentito la necessità di redigere il mio testamento biologico che poi ho voluto fosse ripreso in video affinchè la mia volontà fosse insuperabile". Così Paolo Ravasin, malato di Sla, si rivolge al Presidente della Repubblica e ai presidenti delle camere.
L'uomo, nel video messaggio ripreso da "Repubblica", racconta le sofferenze che patisce ogni giorno e lancia un appello affinchè la nuova legge sul testamento biologico, approvata dal Parlamento, non sovrasti la sua volontà di non ricevere più alimentazione e idratazione assistita nel momento in cui la sua malattia si aggraverà. Sottolinea inoltre che ha "stabilito la soglia in cui non ritengo più la mia debba essere portata avanti a tutti i costi e ho chiesto che si avesse rispetto della mia decisione".
E proprio in questi giorni a Roma, per l'esattezza al X municipio, la gente fa la fila per sottoscrivere il proprio biotestamento. Il decimo municipio della capitale è stato il primo in Italia a istituire un registro dove i cittadini possono depositare il proprio testamento biologico, che sarà a disposizione di tutti i romani. Le polemiche politiche non mancano, ma a parlare è il gran numero di persone che fa la fila per sottoscriverlo