"I tribunali non sono
sezioni di partito"
L'Anm risponde alle accuse di Berlusconi, lanciate nel corso del programma Ballarò. I magistrati, in una nota, affermano: "rispondiamo solo alla legge. E alla Costituzione".
"I pm comunisti che sono la vera opposizione nel nostro Paese".
Silvio Berlusconi interviene a sorpresa, al telefono da Arcore dove è in convalescenza, a Ballarò su Raitre. E, nel giorno della sentenza d'appello del processo Mills (condanna confermata all'avvocato inglese), attacca a tutto campo, i giudici.Poi anche il neosegretario del Pd Pier Luigi Bersani: "Con lui è tornato il Pci". Il premier non perdona neppure la tv pubblica e in particolare la trasmissione di Giovanni Floris, che descrive come "il festival della calunnia, della falsità pagato con i soldi dei contribuenti".
"L'anomalia di questo Paese - ha detto Berlusconi - non sono io, ma i giudici comunisti, che da quando sono entrato in politica mi hanno aggredito con innumerevoli ed infondate iniziative giudiziarie. Ma Silvio Berlusconi - ha aggiunto parlando in terza persona - è davvero l'imprenditore più criminale di questo mondo?"
Nel suo lungo intervento telefonico, il premier ha anche contestato con forza tutte le "illazioni" che i mass media avrebbero riferito sul suo viaggio in russia: "sono rimasto con Putin solo per un giorno con l'obiettivo di lavorare positivamente al rilancio delle imprese italiane. E sono partito in ritardo solo per la fitta nebbia".
Non è mancato un accenno di Berlusconi alla vicenda Tremonti, incontrato ieri sera ad Arcore: "E' stato chiarito un equivoco. La politica del rigore non è stata solo una scelta del ministro dell'Economia, ma di tutto il governo. La politica del rigore va coniugata con le esigenze dello sviluppo". Quanto alla riduzione dell'Irap, "si farà, come prevede il programma di governo, perchè insieme al rigore occorre anche aiutare le imprese e le famiglie (con il quoziente familiare)". Ma si potrà fare solo "entro i tempi possibili, in base alla situazione dei conti pubblici, e cioè quando sarà finita la crisi".
L'intervento di Berlusconi è stato contestato da Rosy Bindi, del Pd, ospite in studio con Pier Ferdinando Casini: "Nessun politico al mondo ha la possibilità di intervenire in una trasmissione pubblica per fare affermazioni che non sono convincenti - ha detto la vicepresidente della camera - l'unica possibilità che ha di dimostrare che è nella legalità, come ripete, è di farsi processare".
LA RISPOSTA DELL'ANM. "Ogni occasione sembra buona per denigrare l'ordine giudiziario e descrivere i palazzi di giustizia come sezioni di partito, frequentate da magistrati militanti. Nessun ufficio giudiziario merita queste infondate e ridicole definizioni, tanto meno quello di Milano". Sottolinea in una nota la giunta dell'Associazione Nazionale Magistrati, replicando indirettamente alle accuse mosse ieri alle toghe di Milano dal premier Silvio Berlusconi. "Da Milano, e dall'intero paese, la magistratura ribadisce che intende continuare a vestire solo la toga e a rispondere solo alla legge. In primis alla Costituzione", prosegue il documento che e' dedicato alle assemblee di protesta che si terranno domani in tutta Italia e intitolato "il no dei magistrati alle intimidazioni: rispondiamo solo alla legge. E alla Costituzione".