Berlusconi: "bisogna
cambiare la Costituzione"
"Per arrivare a un Paese che sia una vera democrazia, dobbiamo cambiare l'architettura istituzionale". E’ tornato a parlare a tutto campo Silvio Berlusconi, ha avuto parole per tutti, dai magistrati ai parlamentari dell’opposizione, dalla Corte Costituzionale al Capo dello Stato
“Per arrivare a un Paese che sia una vera democrazia, dobbiamo cambiare l'architettura istituzionale. Insieme alla riforma della giustizia lavoreremo anche alla riforma dell'architettura istituzionale che risente del fatto che i padri della Costituzione, venendo dal periodo fascista, non vollero che si potesse ripetere un pericolo come quello passato e quindi negarono ogni potere al governo e divisero il potere fra il capo dello Stato, la Corte Costituzionale e le assemblea e questo ha portato a che il governo possa al massimo suggerire dei provvedimenti alle Camere, che cominciano a dibatterle nelle commissioni, nell’Aula poi nell’altra Camera, poi di nuovo in Commissione, il tutto deve piacere al capo dello Stato”.
E’ tornato a parlare a tutto campo Silvio Berlusconi, e lo ha fatto a Palazzo Chigi in occasione della premiazione dei vincitori del progetto “Campus Mentis”. Come spesso gli capita ultimamente ha avuto parole per tutti, dai magistrati ai parlamentari dell’opposizione, dalla Corte Costituzionale al Capo dello Stato.
Per quanto riguarda la Corte Costituzionale il Premier ribadisce il concetto a lui caro della “parzialità” dell’Alta Corte che boccerebbe sistematicamente le leggi sgradite ai pm. “Se una legge non piace ai pm, i procuratori della Repubblica di sinistra la impugnano davanti alla Corte costituzionale che essendo composta da 11 persone che provengono dall'area della sinistra e da quattro che provengono dall'area di centrodestra, la abroga. Quindi il popolo vota, il Parlamento lavora, discute, ma non succede niente e questo è dovuto al fatto che noi abbiamo questa architettura istituzionale. Per arrivare a un paese che sia una vera democrazia dobbiamo cambiare l’architettura istituzionale quindi una riforma della costituzione”.
Il primo a commentare le dichiarazioni del cavaliere è stato il leader del Pd Pierluigi Bersani secondo il quale “Berlusconi sta salvando se stesso e rovinando il Paese e questa è la responsabilità alla quale noi lo inchioderemo, in Parlamento e fuori dal Parlamento. Ha parlato alcuni giorni fa di una riforma costituzionale epocale, ma noi non stiamo vedendo questo in Parlamento. Stiamo vedendo un profluvio di leggi ad personam”.