Indagato il tesoriere della Lega
Operazione della procura di Milano, insieme a quelle di Napoli e di Reggio Calabria. L'esponente del Carroccio indagato per appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato. Nel mirino anche investimenti in Tanzania. Avviso per altre due persone
Appropriazione indebita aggravata e truffa ai danni dello Stato.
Sono le ipotesi di reato per Francesco Belsito, tesoriere della Lega Nord, formulate dalla procura di Milano. Perquisita la sede del partito in via Bellerio, a Milano. Si tratta dell'inchiesta relativa alla vicenda degli investimenti in Tanzania. L'indagine è svolta in coordinamento con le procure di Napoli e Reggio Calabria.
Il tesoriere della Lega è indagato anche a Napoli per riciclaggio.
"Sono state eseguite perquisizioni nei luoghi in disponibilità degli indagati, nonchè di soggetti loro
collegati", ha scritto in una nota il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati.
Oltre a Belsito sono indagati anche Stefano Bonet e Paolo Scala per i legami con gli investimenti fatti dalla Lega in Tanzania. L'inchiesta della procura di Napoli scaturisce dall'indagine che portò al coinvolgimento del direttore dell'Avanti! Valter Lavitola e dell'imprenditore barese GianpaoloTarantini. I magistrati di Napoli sono alla ricerca di prove in relazione al presunto riciclaggio e indagano in particolare sui rapporti tra un imprenditore veneto e il tesoriere della Lega Francesco Belsito.