Lodo Mondadori:
Fininvest deve pagare
Nella sentenza di appello ridotto a 560 milioni di euro il risarcimento alla Cir di De Benedetti. Ghedini:“Cassazione annullerà tutto”. Di Pietro:”Le sentenze si rispettano”. Marina:"Aggressione a mio padre"
La sentenza è immediatamente esecutiva. I giudici della Corte d'Appello di Milano hanno condannato Fininvest a risarcire Cir per la vicenda del Lodo Mondadori. 540 milioni circa di euro più interessi e spese per un totale di 560 milioni di euro.
Il 3 ottobre del 2009, in primo grado, il giudice Raimondo Mesiano aveva condannato Fininvest a versare alla società di De Benedetti un risarcimento di 750 milioni di euro per "danno patrimoniale da perdita di chance di un giudizio imparziale". Oggi i giudici di appello hanno praticato uno”sconto” alla precedente sentenza di 190 milioni di euro.
“E' da ritenere che Silvio Berlusconi sia corresponsabile della vicenda corruttiva per cui si procede”, scrivono i giudici di Milano condividendo il giudizio di primo grado. “Corresponsabilità che comporta - proseguono gli atti - come logica conseguenza … la responsabilità della stessa Fininvest”.
“Neppure un euro è dovuto. Siamo di fronte ad un esproprio che non trova alcun fondamento nella realtà dei fatti né nelle regole del diritto”, dice il presidente di Fininvest Marina Berlusconi. “E’una sentenza che sgomenta e lascia senza parole e che rappresenta l'ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti, compreso quello imprenditoriale ed economico.
Immediata la reazione di Niccolò Ghedini, difensore di Berlusconi. “La Corte d'Appello di Milano ha emesso una sentenza contro ogni logica processuale e fattuale - dice l’avvocato del premier - a Milano è impossibile celebrare un processo che veda l’applicazione delle regole del diritto". Comunque, conclude il legale-parlamentare Pdl, la Cassazione “non potrà che annullare questa incredibile sentenza”.
“Le sentenze si rispettano e i danni si risarciscono – controbatte Antonio Di Pietro - è inutile che Berlusconi e i suoi tentino di buttarla in politica, qui siamo solo di fronte a comportamenti truffaldini gravissimi”. “C'é da troppo tempo, contro Silvio Berlusconi, un clima da Piazzale Loreto, con forsennati attacchi politici e personali e ora anche con quella che oggettivamente è una mazzata sul piano patrimoniale”, dichiara infine Daniele Capezzone, portavoce Pdl, che accusa la sinistra di ripetuti tentativi per abbattere ed eliminare il “nemico”.