Dal Congo 700 euro
per Adro
Una mail arriva dal Congo ed è più che un gesto di solidarietà. Settecento euro da una missione comboniana. E' un vero e proprio schiaffo all'egoismo di chi aveva contestato il gesto del "benefattore di Adro".
“Caro cittadino di Adro, abbiamo letto qua in Africa la tua lettera "Io non ci sto" e anche noi ci uniamo al tuo messaggio e al tuo gesto. Inviamo un contributo per pagare la mensa per un anno a uno dei tuoi-nostri bimbi... A Muahnga e Bunyatenge, piccoli villaggi di foresta, ogni giorno diamo a tutti i ragazzi delle scuole (circa 900) una tazza di "masoso", pappetta fatta di mais, sorgo e soia senza zucchero: è capitato qualche volta che la casseruola si vuotasse troppo in fretta; subito i bimbi che avevano già ricevuto si sono mossi e hanno condiviso la loro tazza con gli altri. Il contributo che mandiamo è null'altro che questo gesto di solidarietà e giustizia e ne saranno fieri”. Firmato padre Giovanni
Questa mail arriva dal Congo ed è più che un gesto di solidarietà. E' un vero e proprio schiaffo all'egoismo di chi aveva contestato il gesto del "benefattore di Adro".
La storia è nota: un imprenditore di Adro in provincia di Brescia ha saldato tutto il debito pregresso di una mensa scolastica, quasi 10mila euro, versando il denaro all'associazione di genitori che gestisce la mensa.
Questa notizia è arrivata anche nel poverissimo villaggio del Congo, gestito da una missione di padri comboniani, i quali, per mano di Padre Giovanni Piumatti, hanno voluto offrire il loro sostegno ai bambini di Adro. Il missionario però non dimentica quanti siano i volontari e i benefattori anche della provincia di Brescia come: “gli amici dentisti, quelli dello "smile mission", che ci hanno costruito tre studi-laboratorio e vengono regolarmente a prestar servizio. Poi Marcello, vigile urbano, che le sue vacanze le ha fatte nel nostro villaggio come volontario. Ci sono tante "perle" anche da voi e il benefattore di Adro né è l’esempio più fervido.
La lezione di Padre Giovanni dovrebbe servire a tutti. E come diceva Charles Bukowski "Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare".